Sin dal XIII secolo i pastori di Barisciano e delle limitrofe terre della baronia del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nella stagione estiva, sono soliti condurre con cura le loro greggi verso i verdi e rigogliosi pascoli del territorio dell’altopiano di Campo Imperatore.
“Frequenze”, nel suo intento di risvegliare lo spirito di tradizioni antiche tramandate di generazione in generazione, propone un itinerario alla ricerca delle silenziose tracce di un passo lento e quasi dimenticato, un viaggio autentico nel ripercorrere le strade così tante volte battute nella nostra storia ed ancora meritevoli di un cammino di contemplazione: questo e molto altro è stato “Sui Sentieri dei Pastori”.
Con partenza alle 8.00 di mattina dal laghetto appena fuori il borgo di Santo Stefano di Sessanio, il percorso si è snodato attraverso il passaggio “della Retola”, prima che avvenisse il ricongiungimento con i pastori Antonio e Lorenzo Damiani, guide spirituali del gruppo, nella zona di “Valle Cupa”. Ad accompagnarci c’era anche Enzo Mezzini, accompagnatore di media montagna iscritto al Collegio delle Guide Alpine d’Abruzzo. Successivamente per il cammino si sono incontrate i ruderi dell’antica chiesa di “Santa Maria ai Carboni”, costruita nel XII secolo dai monaci Cistercensi per la gestione delle coltivazioni di legumi e cereali e foraggi. È proprio grazie a queste colture che nell’area si sono sviluppati piccoli villaggi agro-pastorali, ai quali si deve la costruzione delle Locce, delle particolarissime grotte scavate nei naturali pendii della valle per lasciar riposare le greggi, le quali inoltre danno il nome all’intera conca, detta appunto “Piana delle Locce”
Dopo un’abbondante “colazione del pastore” a base di pane, salumi e formaggi, il cammino è proseguito per la “Fossa Piana” fino a giungere al suggestivo “Lago di Passaneta”, dove le pecore hanno avuto la possibilità di abbeverarsi. Il sentiero è continuato fino alle rovine della chiesa di “Santa Maria del Monte di Paganica”, luogo in cui vivevano i suddetti monaci Cistercensi, e infine, dopo una breve sosta, si è ripartiti alla volta di “Prato del Bove” fino ad arrivare, attorno alle ore 13, al “Rifugio di Lago Racollo”, meta dell’escursione, dove ci si è rifocillati con una calda zuppa di ceci e, ovviamente, con gli immancabili arrosticini.
In definitiva, una splendida giornata in ottima compagnia nel cuore delle montagne d’Abruzzo.
Ma non preoccupatevi! Qualora vogliate vivere questa magnifica esperienza, ma ve la siete persa l’estate scorsa, il viaggio alla riscoperta dei sentieri dei pastori verrà riproposto ogni anno, alla fine del mese di giugno.
Raffaele Di Filippo