La Voce della Montagna

L’Associazione culturale Frequenze, in collaborazione con il Rifugio di Lago Racollo, presenta La Voce della Montagna, un evento nel caratteristico scenario di Campo Imperatore.

Un viaggio alla scoperta del potere del suono.

Gli ospiti d’onore della serata sono stati Marco Ferrante e i suoi Didjeridoo. Questi antichi strumenti vengono suonati da millenni in Oceania dalle tribù aborigene. Per avere un contatto con l’altro mondo, lo sciamano utilizza il sogno lucido, oppure entra in uno stato di trance suonando il Didjeridoo, un dono dei Wandjina, le loro divinità. È uno strumento caratteristico, che emana una vibrazione simile a quella dell’Om tibetano. Grazie a queste frequenze, Marco ci guida in un’esperienza mistica di consapevolezza interiore che ci lascia in uno stato di rilassamento unico.

Frequenze dal Gran Sasso 2018

Il 28 luglio 2018 non avevamo ancora chiaro quale fosse il nostro obiettivo. Non c’era un progetto vero e proprio, ma solo tanta voglia di metterci in gioco e provare a creare qualcosa dal nulla. L’accoglienza del Rifugio di Lago Racollo fu indispensabile per dare concretezza a ciò che stavamo pensando. Dopo un primo tentativo con Sui Sentieri Dei Pastori, un evento che si muoveva più sulla valorizzazione del territorio, decidemmo di proseguire in una direzione che abbracciasse anche il mondo dell’arte e della musica. Dalle proposte di vari artisti e musicisti, organizzammo un Festival che in seguito avrebbe dato il nome al progetto: Frequenze dal Gran Sasso.

Nel pomeriggio vennero organizzate attività artistiche: all’interno del Rifugio era possibile vedere una mostra di incisione di Cervelli Lorenzo e Pasquali Luca, studenti dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila, con la collaborazione di Fiordigigli Alessandro. I tre dimostrarono davanti ai partecipanti dell’evento il loro processo di sperimentazione che li aveva portati a realizzare le stampe. Durante la serata, dopo il concerto di musica sperimentale dei Blackpoint45, si susseguirono alla console vari artisti di Intersezioni (associazione milanese immersa nel mondo dell’elettronica) e Rae, della stessa etichetta discografica dei Black Point 45: Light Item. Fra gli abeti rossi presenti all’esterno del rifugio, fu allestito un telo su cui venivano proiettate in loop immagini del territorio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Zafferano: Dalla Terra alla Cucina

Fra la fine del mese di ottobre e l’inizio di novembre, da secoli ci si dedica alla raccolta dei fiori di zafferano. Diventato ormai una specialità della cucina aquilana, lo zafferano delle nostre terre è stato iscritto nel registro nel Registro delle DOP con Reg. CE 205/2005 della Commissione del 04/02/2005 che completa l’allegato del Reg. CE 2400/1996 per l’iscrizione delle Denominazioni.
Per valorizzare questa antica tradizione, il collettivo Frequenze, in collaborazione con il Consorzio per la tutela dello Zafferano dell’Aquila DOP e il ristorante La Cabina di Castelnuovo, vi propone una giornata dedicata all’oro rosso d’Abruzzo! Un percorso che ci porterà dalla terra alla cucina, per scoprire il processo della raccolta e della preparazione dei piatti più ricercati della nostra città.
Si parte proprio dal ristorante La Cabina, alle ore 8.00, con un pulmino messo a disposizione dall’organizzazione, compreso nel prezzo di partecipazione. Si arriva quindi alle terre di Civitaretenga, dove i ragazzi del Consorzio ci renderanno partecipi del loro lavoro e della loro passione a stretto contatto con la terra. Ci faranno sentire subito a casa, grazie anche all’allettante colazione che ci verrà offerta, a base di deliziosi dolci, ovviamente, allo zafferano.
Alle 11.30 ripartiremo con il pulmino per tornare al ristorante La Cabina, dove ad accoglierci ci sarà lo chef Nello Cozzolino. Il suo ristorante è da anni famoso per i piatti che abbracciano i prodotti tipici abruzzesi, fra i quali non può mancare lo zafferano. Con una dimostrazione pratica nella sua cucina, ci insegnerà come preparare i piatti che, successivamente, avremo il piacere di gustare. Il menu prevede:

Antipastino della casa
Pasticcio di farro con pancetta affumicata e zafferano dell’Aquila DOP
Strozzapreti con ricotta di pecora e zafferano dell’Aquila DOP
Arista al forno con erbette di montagna e bacche di ginepro
Patate al forno
Dolce allo zafferano
Vino in caraffa
Caffè

Adesso l’unica cosa che vi resta da fare è prenotarvi al numero 3458393893 (Alessandro) o al 3486257239 (Diego). In alternativa potete contattarci sulla nostra pagina facebook: https://www.facebook.com/frequenze.gransasso.
Vi aspettiamo Domenica 20 Ottobre alla scoperta dello zafferano!

Sui Sentieri dei Pastori

Sin dal XIII secolo i pastori di Barisciano e delle limitrofe terre della baronia del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nella stagione estiva, sono soliti condurre con cura le loro greggi verso i verdi e rigogliosi pascoli del territorio dell’altopiano di Campo Imperatore.
“Frequenze”, nel suo intento di risvegliare lo spirito di tradizioni antiche tramandate di generazione in generazione, propone un itinerario alla ricerca delle silenziose tracce di un passo lento e quasi dimenticato, un viaggio autentico nel ripercorrere le strade così tante volte battute nella nostra storia ed ancora meritevoli di un cammino di contemplazione: questo e molto altro è stato “Sui Sentieri dei Pastori”.

Con partenza alle 8.00 di mattina dal laghetto appena fuori il borgo di Santo Stefano di Sessanio, il percorso si è snodato attraverso il passaggio “della Retola”, prima che avvenisse il ricongiungimento con i pastori Antonio e Lorenzo Damiani, guide spirituali del gruppo, nella zona di “Valle Cupa”. Ad accompagnarci c’era anche Enzo Mezzini, accompagnatore di media montagna iscritto al Collegio delle Guide Alpine d’Abruzzo. Successivamente per il cammino si sono incontrate i ruderi dell’antica chiesa di “Santa Maria ai Carboni”, costruita nel XII secolo dai monaci Cistercensi per la gestione delle coltivazioni di legumi e cereali e foraggi. È proprio grazie a queste colture che nell’area si sono sviluppati piccoli villaggi agro-pastorali, ai quali si deve la costruzione delle Locce, delle particolarissime grotte scavate nei naturali pendii della valle per lasciar riposare le greggi, le quali inoltre danno il nome all’intera conca, detta appunto “Piana delle Locce”
Dopo un’abbondante “colazione del pastore” a base di pane, salumi e formaggi, il cammino è proseguito per la “Fossa Piana” fino a giungere al suggestivo “Lago di Passaneta”, dove le pecore hanno avuto la possibilità di abbeverarsi. Il sentiero è continuato fino alle rovine della chiesa di “Santa Maria del Monte di Paganica”, luogo in cui vivevano i suddetti monaci Cistercensi, e infine, dopo una breve sosta, si è ripartiti alla volta di “Prato del Bove” fino ad arrivare, attorno alle ore 13, al “Rifugio di Lago Racollo”, meta dell’escursione, dove ci si è rifocillati con una calda zuppa di ceci e, ovviamente, con gli immancabili arrosticini.

In definitiva, una splendida giornata in ottima compagnia nel cuore delle montagne d’Abruzzo.
Ma non preoccupatevi! Qualora vogliate vivere questa magnifica esperienza, ma ve la siete persa l’estate scorsa, il viaggio alla riscoperta dei sentieri dei pastori verrà riproposto ogni anno, alla fine del mese di giugno.

Raffaele Di Filippo